La Tunnel Farm di Torrita di Siena è la prima vertical farm sotterranea pubblica d’Italia e tra le prime tre al mondo. A differenza delle altre, questa è la prima di proprietà di un Comune ed è stata realizzata recuperando un vecchio rifugio antiaereo della Seconda Guerra Mondiale che fu scavato dai cittadini di Torrita di Siena, ridente cittadina Toscana affacciata sulla Valdichiana Senese.
Come nasce il progetto Tunnel Farm
Nel 2019 l’Amministrazione del Comune di Torrita di Siena, guidata dal Sindaco Giacomo Grazie, decise di intraprendere un ampio progetto di riqualificazione e valorizzazione del centro storico della cittadina. Uno dei punti fondamentarli del programma era quello di fornire una nuova identità all’antico rifugio antiaereo scavato 30 metri sotto il centro storico dai cittadini torritesi durante la fase finale della Seconda Guerra Mondiale.
Come Vertical Farm Italia, proponemmo la riconversione del rifugio in una vertical farm sotterranea che potesse, oltre che produrre ortaggi per a mensa e le famiglie in difficoltà del territorio, fornire dati sperimentali sulla coltivazione idroponica verticale in ambienti sotterranei. L’idea complessiva dell’ing. Benvenuti, oltre che realizzare una vertical farm, era quella di riconvertire il rifugio in un museo lineare che, come una macchina del tempo, raccontasse il territorio torritese, e più in generale della Valdichiana Senese, dalle origini al futuro attraverso il filo conduttore dell’agricoltura. Cioè di quell’attività dell’uomo che per secoli ha palsmato il paesaggio della Valdichiana Sense.
L’idea venne accolta con molto entusiasmo dall’Amministrazione Comunale che, attraverso un atto di valorizzazione che vedeva coinvolti il Ministero dei Beni Culturali, il Demanio e la Sovraintendenza, dette inizio al progetto di recupero di questo luogo storico, conferendogli una nuova identità.
L’impianto di coltivazione verticale della Tunnel Farm
La camera di coltivazione, delle dimensioni di 50 mq, è stata realizzata ad una delle due estremità del rifugio antiaereo (che ha una lunghezza complessiva di 200 metri) ed è stata predisposta per l’installazione dell’impianto di coltivazione idroponico verticale.
L’impianto di vertical farming collocato all’interno della camera di coltivazione ha una superficie di soli 6 metri quadrati, e consente la coltivazione contemporanea di 530 ortaggi da foglia (insalate, radicchi, erbe aromatiche e fragole) e 24 ortaggi da frutto (pomodori, cetrioli, zucchini, peperoncini, ecc…). Una tale quantità di piante se fosse coltivata in un orto tradizionale avrebbe bisogno di una superficie di circa 50 mq.
A differenza di un orto tradizionale, tuttavia, all’interno della Tunnel Farm di Torrita di Siena si può coltivare continuamente per tutto l’anno, in quanto abbiamo condizioni di temperatura, umidità e luce pressoché costanti per 365 giorni. E’ un po’ come se le piante avessero sempre la perfetta giornata di inizio estate.
La collocazione ipogea della vertical farm consente di ottenere le condizioni di crescita ottimali senza consumare energia per la climatizzazione, infatti, il rifugio crea un ambiente di coltivazione super isolato dal punto di vista termico, con una temperatura media annuale di circa 19 C°/20 C° che arriva ai 23.5 C° grazie al calore dissipato dalle lampade di coltivazione.
In questo modo riusciamo a coltivare riducendo il consumo di energia elettrica, che utilizziamo principalmente per alimentare le lampade a LED che fornisconol’esatta quantità di luce di cui hanno bisogno le piante per compiere il processo di fotosintesi clorofiliana.
L’impianto di coltivazione, realizzato con il Sistema Pixel Farm, è completamente automatizzato e viene programmato con una ricetta di coltivazione, in modo da ridurre il numero di operazioni manuali ed il tempo ad esse associato. Le attività che vengono svolte dai volontari che gestiscono l’impianto sono: la raccolta degli ortaggi, la messa a dimora delle piantine ed il rabbocco dell’acqua e delle soluzioni nutritive nei serbatoi.
L’impianto di vertical farming è a ciclo chiuso e recupera la soluzione nutritiva in eccesso la quale, una volta sterilizzata grazie ai raggi utra violetti, viene reimmessa all’interno dei serbatoi. In questo modo possiamo risparmiare fino al 90% dell’acqua che dovremmo utilizzare in un orto. Nel caso della Tunnel Farm di Torrita di Siena il consumo di acqua va dai 25 ai 30 litri alla settimana.
La gestione della Tunnel Farm è stata affidata ad un gruppo di volontari, soprannominati affettuosamente dalla popolazione torritese ” i contadini verticali”, che vengono supervisionati dall’agrotecnico di Vertical Farm Italia, il quale fornisce loro le indicazioni sulle attività da svolgere all’interno della vertical farm, in base ai tipi di ortaggi presenti nell’impianto di coltivazione idroponica.
Cosa si coltiva all’interno della Tunnel Farm
Le possibilità di coltivazione in un impianto idroponico verticale come quello della Tunnel Farm di Torrita di Siena sono pressochè infinite. Dal momento della sua inaugurazione sono state testate più di trenta specie diverse di ortaggi da foglia, ortaggi da frutto, erbe aromatiche ed officinali.
Si coltivano: insalate, radicchi, sedani, basilico, menta, melissa, fragole, pomodori, zucche, cetrioli, melanzane, peperoncini ed addirittura alberi.
All’interno della Tunnel Farm è stato possbile coltivare anche una certa quantità di piante di Salice da vimini che sono state poi piantate nel giardino delle scuole medie del paese.
Per saperne di più e per visitare la Tunnel Farm
Video e presentazioni della tunnel farm