La Tunnel Farm di Torrita di Siena è la prima vertical farm sotterranea d’Italia e tra le prime tre al mondo. A differenza delle altre, questa è la prima di proprietà di un Comune ed è stata realizzata all’interno di un tunnel antiaereo, che fu scavato sotto il centro storico della cittadina toscana durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’Amministrazione Comunale, attraverso un atto di valorizzazione che ha visto coinvolti Ministero dei Beni Culturali, Demanio e Sovraintendenza, ha recuperato questo luogo riconvertendogli una nuova identità ed inserendolo all’interno di un progetto più ampio di rivalorizzazione del centro storico di Torrita di Siena.
L’impianto collocato all’interno del tunnel occupa una superficie di soli 6 metri quadrati, in cui possono essere coltivati contemporaneamente 530 ortaggi da foglia (insalate, radicchi, erbe aromatiche e fragole) e 24 ortaggi da frutto (pomodori, cetrioli, zucchini, peperoncini, ecc…).
Se coltivassimo lo stesso numero di piante in un orto tradizionale avremmo bisogno di una superficie di circa 50 mq.
Tuttavia, la differenza con un orto tradizionale è che all’interno della tunnel farm di Torrita di Siena si può coltivare per tutto l’anno, in quanto abbiamo condizioni di temperatura, umidità e luce pressoché costanti per 365 giorni all’anno. E’ un po’ come se le piante avessero sempre la perfetta giornata di inizio estate.
Tali condizioni sono ottenute per la maggior parte in modo passivo, infatti, la collocazione ipogea della struttura consente di avere un ambiente di coltivazione super isolato termicamente, con una temperatura media annuale di circa 19 C°/20 C° che arriva ai 23.5 C° grazie al calore dissipato dalle lampade di coltivazione.
In questo modo riusciamo a coltivare riducendo il consumo di energia, che utilizziamo principalmente per alimentare le lampade che forniscono l’energia necessaria alle piante per compiere la fotosintesi clorofiliana.
L’impianto, realizzato con il Sistema Pixel Farm, è completamente automatizzato e viene programmato con una ricetta di coltivazione, in modo da non non necessitare di operazioni manuali, se non la raccolta degli ortaggi, la messa a dimora delle piantine ed il rabbocco dell’acqua nei serbatoi.
L’impianto, a ciclo chiuso, recupera la soluzione nutritiva che non viene assorbita dalle piante, che viene sterilizzata e reimmessa nei serbatoi. In questo modo possiamo risparmiare fino al 90% dell’acqua che dovremmo utilizzare in un orto. Nel caso della Tunnel Farm di Torrita di Siena rabbocchiamo dai 25 ai 30 litri di acqua a settimana, poco di più di due classici innaffiatoi da giardinaggio.
La gestione della Tunnel Farm avviene attraverso gruppi di volontari, che sono stati opportunamente formati da Vertical Farm Italia ed il cui operato viene supervisionato dal nostro agrotecnico per fornire il supporto necessario in caso di necessità.
Video e presentazioni della tunnel farm